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La mia rubrica personale

Il succo di Aloe per combattere il tecnostress

aloe vera forever LIVING prima in assoluto
La campagna è statalanciata da Enzo Di Frenna, presidente di Netdipendenza, organizzazioneche in Italia si impegna dal 2007 per prevenire le malattie professionali checolpiscono i lavoratori digitali: il tecnostress, la Internet addiction disorder (Iad) e i disturbi alimentari. In Italia si stimano 1,8 milioni di lavoratori arischio tecnostress, in base a una ricerca di Netdipendenza pubblicata in estate. La malattia causa stanchezza, mal di testa, calo della concentrazione,disturbi gastrointestinali, ansia, insonnia, ipertensione disturbi alimentari. L’invito del presidente di Frenna, che, per far conoscere le numeroseproprietà della pianta, ha scritto un libro (“Aloe, la pianta anti-tecnostress”,disponibile sul sito di Netdipendenza dal 18 dicembre) è quello di regalare aNatale il succo di Aloe vera: "L'aloe contiene 12 vitamine, 18 aminoacidi, 20sali minerali e combatte i principali sintomi del tecnostress. I ritmi frenetici dilavoro e l'uso continuo delle nuove tecnologie inducono i lavoratori digitali aconsumare pasti veloci in pochi minuti, con poche sostanze nutritive. In altricasi si pranza con uno snack o un panino, continuando a lavorare davanti auno schermo”. Secondo il nutrizionista Luca Di Russo il disturbo alimentare è “un problemamolto diffuso tra i lavoratori e i manager che trascorrono molte tra computer eil cellulare. Capita anche che navigando su internet o sui social network sisaltino i pasti. Uno dei motivi che rendono speciale l'aloe sta nel fatto chepossiede un'ampia gamma di principi nutritivi, capace di apportare unastraordinaria regolazione metabolica. È una pianta depurativa, stimola ilnostro sistema immunitario, è antiossidante e previene i disturbigastrointestinali”.
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